Parliamo:

Sempre operativi

Rispondiamo 24/24 - 365/365

Scrivi su Whatsapp

+39 338 622 2365

Riforma della Legge sull’Estradizione in Italia: Il Principio della Doppia Punibilità

La Decisione della Suprema Corte sul Mandato di Arresto Europeo (MAE)

Nel 2021, la Sezione VIa della Suprema Corte di Cassazione ha emesso una sentenza cruciale in merito al principio della doppia punibilità nell’ambito del mandato di arresto europeo (MAE) previsto dal decreto legislativo 69 del 2005.

Il Principio della Doppia Punibilità

Il principio della doppia punibilità richiede che un individuo possa essere estradato solo se l’azione per cui è perseguito costituisce un reato nei due Stati coinvolti: quello richiedente il MAE e quello in cui l’individuo si trova. In altre parole, la stessa azione deve essere considerata reato in entrambi gli Stati.

Il Caso Sottoposto alla Suprema Corte

Nel caso esaminato dalla Suprema Corte, una persona è stata arrestata e oggetto di un MAE per reati legati al contrabbando. Tuttavia, il reato specifico di cui era accusata non era considerato un reato nell’ordinamento italiano.

Le Doglianze del Ricorrente

Il ricorrente ha sollevato due doglianze. La prima si basa sulla violazione dell’art. 7 del decreto legislativo 69 del 2005, affermando che mancava il requisito della doppia punibilità. La Corte d’appello aveva individuato una corrispondenza tra il reato straniero e le norme italiane relative al contrabbando. Tuttavia, queste norme italiane non prevedevano più una pena detentiva, ma solo sanzioni pecuniarie.

La Decisione della Suprema Corte

La Suprema Corte ha accolto la prima doglianza. Ha stabilito che le azioni che avevano portato al MAE non costituivano più un reato nell’ordinamento italiano a causa di un cambiamento normativo che aveva depenalizzato il contrabbando di alcune merci. Pertanto, mancava il requisito della doppia punibilità, rendendo illegittima l’estradizione.

Implicazioni della Decisione

Questa decisione sottolinea l’importanza del principio della doppia punibilità nel contesto del MAE. Indica che non è sufficiente che un’azione sia considerata un reato in entrambi gli Stati; deve anche comportare una punizione simile. Inoltre, chiarisce che i cambiamenti normativi possono influenzare la validità di un MAE.

In conclusione, la decisione della Suprema Corte in questo caso ha sottolineato l’importanza della doppia punibilità nel contesto del MAE e ha portato all’annullamento della sentenza di estradizione, garantendo la liberazione dell’individuo coinvolto, a meno che non esistessero altri motivi per la detenzione.