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Reati societari, tributari e fallimentari: come difendersi in maniera vincente

Nell’ambito delle aree di propria competenza, ILA – International Lawyers Associates si pone come uno studio legale specializzato in reati societari, tributari e fallimentari.

I nostri avvocati sono esperti in reati di natura fiscale, pronti a studiare una strategia legale ad hoc anche per casi molto complessi e di portata ampia.

Quando si configurano i reati societari?

I reati societari, inclusi nella lista dei reati che possono far scaturire una responsabilità penale/amministrativa in capo all’ente che li commette, sono disciplinati nel corpus del diritto privato, il quale prevede, trattandosi di un tipo di reato considerato molto grave, che sia demandata al tribunale in composizione collegiale la competenza a giudicare.

In particolare, queste fattispecie sono regolate dal titolo XI, libro quinto, del codice civile e trovano principalmente applicazione per le società ( che siano queste soggette o meno all’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese ) e per le realtà consortili (cooperative o gruppi di imprese ).

Nell’alveo di questi reati vengono fatti rientrare dalle disposizioni normative tutti i reati consistenti nell’esposizione di fatti materiali che non rispondono al vero, quindi, omissioni nella comunicazione di informazioni sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della società o del gruppo; omissioni in grado di spingere in errore i destinatari.

La ragione che starebbe dietro questo comportamento fraudolento, tenuto dagli agenti (e quindi da direttori generali, amministratori, sindaci, liquidatori di un’azienda) avrebbe carattere utilitaristico: essi opererebbero in tal senso al fine di raggirare soci e/o il pubblico per ottenere un profitto illecito per sé o per altri.

In generale, le disposizioni previste in questa materia sono volte a reprimere le condotte messe in atto da chi svolge funzioni di gestione o controllo di società, sia di persone che di capitali, durante l’ordinaria attività aziendale, o durante le “crisi d’impresa”.

I beni giuridici tutelati dalle norme inerenti i reati societari sono vari, e tra di essi vi sono: la trasparenza e correttezza dell’informativa societaria, l’effettività del capitale sociale, l’integrità del patrimonio sociale il regolare funzionamento del mercato, nonché le funzioni di vigilanza sulle tipiche attività d’impresa.

L’eterogeneità delle fattispecie in esame e l’elevato tecnicismo della materia permette agevolmente di comprendere come in questo caso un’assistenza legale qualificata, come quella dello studio legale International Lawyers Associates, sia indispensabile!

Reati di natura fiscale: una categoria tanto ampia quanto diffusa

Altre fattispecie giuridiche che possono condurre una società, o un soggetto privato, a sanzioni, anche penali, sono quelle rientranti in comportamenti riconducibili a false e/o incomplete dichiarazioni dei dati rilevati per il pagamento delle imposte.

Siamo in questo caso in presenza dei cosiddetti reati tributari (previsti e regolati dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, aggiornato al D.Lgs. 14 luglio 2020, n. 75).

Le sanzioni penali, in questo ambito, possono scaturire da comportamenti illeciti, ma anche, come nella maggior parte dei casi si verifica, dal superamento di determinate soglie di imposta evasa.

Sono moltissimi, infatti, i contribuenti i quali ignorano il fatto che l’errata o omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, al superamento di determinate soglie di imposta, possa condurre all’avvio di un procedimento penale; ugualmente, anche per gli imprenditori l’omesso versamento dell’IVA, sempre oltre determinate soglie, può far scattare sanzioni penali.

Più nello specifico, quali sono i reati di natura fiscale?

Le principali violazioni delle norme fiscali che possono assumere rilevanza penale sono le seguenti:

• Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti;
• Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di artifici in contabilità;
• Dichiarazione infedele;
• Evasione d’imposta;
• Omessa dichiarazione dei redditi o IVA;
• Emissione di fatture di vendita false;
• Occultamento o distruzione di documenti contabili;
• Omesso versamento di ritenute certificate o IVA oppure per indebita compensazione;

A questo riguardo, molto conta una dichiarazione fraudolenta con uso di fatture o altri documenti utili a mettere in piedi operazioni o situazioni non reali, quindi inventate. Trattasi, in tutti questi casi, di un reato grave, peraltro piuttosto insidioso, che può dirsi sussistere anche nel caso in cui un contribuente che presenta una dichiarazione annuale ai fini delle imposte dirette o dell’IVA adoperi fatture o altri documenti redatti per operazioni inesistenti, con l’obiettivo di abbattere l’importo dell’imponibile e conseguentemente il pagamento dell’imposta.

Sempre in questo alveo viene fatto rientrare il reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti commesso con il fine di avvantaggiare terze persone per mezzo dell’evasione fiscale.

La dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, invece, è un altro tipo di reato punibile dalla legge; in questo caso esso è commesso da chi si occupa delle scritture contabili obbligatorie. Qualche esempio: intestazione di conti correnti a prestanome o familiari, tenuta di contabilità in nero, gestione di fondi extracontabili, fittizie intestazioni di beni: tutti questi comportamenti assumono rilevanza penale in quanto vanno ad alterare le dichiarazioni dei redditi e IVA.

Nei casi più gravi, la mancanza di assolvimento regolare delle scritture contabili può condurre all’ipotesi del delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili. Ultimamente, peraltro, questa particolare tipologia di violazioni, è stata oggetto di nuove modifiche.

Con il decreto fiscale 2020, rispetto all’ultimo intervento del 2015, collegato alla legge di Bilancio, il legislatore ha inasprito le pene, abbassato alcune soglie di punibilità, esteso per i delitti più gravi la responsabilità amministrativa delle società e introdotto per taluni illeciti la confisca per sproporzione e il preventivo sequestro.

In proposito, tre le innovazioni più importanti apportate dalla normativa vi è senza dubbio quella concernente le nuove soglie di punibilità.

In merito, è necessario tenere conto del fatto che tutti i reati commessi o contestati prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto fiscale scontano le vecchie pene; ciò in virtù del fatto che la nuova normativa prevede un aggravamento del trattamento sanzionatorio con conseguente divieto di applicazione retroattiva.

Reati fallimentari: tipologie e prescrizione

Dai reati tributari, occorre distinguere i reati fallimentari che conseguono a una dichiarazione di fallimento cui può essere soggetto un imprenditore o una società. Nell’alveo dei reati fallimentari vengono fatti rientrare tutti quei fatti penalmente rilevanti posti in essere dall’imprenditore o da altri individui portatori di interessi, nel periodo antecedente alla dichiarazione di fallimento o nel corso della stessa; per commettere tali reati, dunque, non basta ricoprire la semplice qualità di contribuente.

La disciplina che regolamenta questa categoria di reati è parecchio datata, trattandosi di quella di cui al titolo VI del Regio Decreto 16 marzo 1942 n. 267, comunemente noto con il nome di “Legge Fallimentare”.

Solitamente, in questi casi, il procedimento penale si apre in seguito ad una denuncia effettuata dal curatore fallimentare.

Un tipico reato fallimentare è la bancarotta, nelle sue due declinazioni:

• Bancarotta fraudolenta, che si realizza quando l’imprenditore distrae, occulta, dissimula, distrugge o dissipa in tutto o in parte i suoi beni, ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, espone passività inesistenti (bancarotta fraudolenta patrimoniale), oppure quando sottrae, distrugge o falsifica, in tutto o in parte, in modo tale da procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabili o li tiene in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari (bancarotta fraudolenta documentale), oppure ancora, a scopo di favorire alcuni creditori rispetto ad altri esegue pagamenti o simula titoli di prelazione (bancarotta fraudolenta preferenziale).
• Bancarotta semplice, imputabile all’imprenditore fallito che ha fatto spese personali eccessive rispetto alla sua condizione economica, oppure ha compiuto operazioni di grave imprudenza per ritardare il fallimento.

La differenza tra le due fattispecie delittuose concerne l’elemento soggettivo del reato. Nell’ipotesi di bancarotta semplice l’agente agisce senza dolo, in modo avventato e imprudente, nella bancarotta fraudolenta, invece, il soggetto opera con un volontà e intento fraudolento, nella consapevolezza di commettere condotte che diminuiranno il patrimonio sociale e dei creditori.

Sul tema, recentemente, la Suprema Corte ha specificato che: “affinché si realizzi il reato di bancarotta fraudolenta documentale non occorre il dolo specifico dell’agente” ovvero che lo stesso si prefigga specificatamente di rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio sociale tenendo irregolarmente le scritture contabili; essendo sufficiente che il soggetto incolpato ne abbia la consapevolezza (ovvero che sappia che la tenuta irregolare implicherà il difetto della ricostruzione del patrimonio sociale).

Si realizzerà il reato di bancarotta documentale semplice e non fraudolenta quando l’agente tenga le scritture contabili in maniera difforme da quelle previste dalla legge senza consapevolezza di rendere non ricostruibile il patrimonio sociale” (Sentenza n. 30337, Sezione V).

Avvocati esperti in reati societari, tributari e fallimentari: lo strumento vincente per una difesa ad hoc

Quella dei reati societari, dei reati tributari e dei reati fallimentari rappresenta un’altra categoria di illeciti penali rispetto ai quali International Lawyers Associates svolge un’attività integrata di consulenza e patrocinio.

I nostri avvocati sono esperti in reati societari, tributari e fallimentari, specializzati a fondo nella materia e con molteplici casi di successo alle spalle.
Com’è stato più volte sottolineato dai consulenti che fanno capo a questo validissimo studio associato, quando si parla di questi reati non ci si riferisce mai alla stessa categoria di illecito, ma a fattispecie a volte anche completamente differenti tra loro con finalità diverse.

Allo scopo, basti pensare che i reati tributari sono previsti da una legge speciale extra codicistica e che essi possono altresì rappresentare anche un illecito di carattere amministrativo-tributario ed anche penale.

E’ proprio per questa ragione che si rende indispensabile per le società in qualche modo coinvolte o indagate per queste fattispecie di reato, rivolgersi ad avvocati davvero esperti, quali sono quelli che fanno capo appunto allo staff di International Lawyers Associates.

Essi, in tutti questi casi, provvedono, oltre che alla difesa in giudizio in caso di accusa, anche alle verifiche di bilancio preventive e si avvalgono di assistenti contabili e revisori realmente qualificati che tendono a rettificare gli errori di gestione imprenditoriale.

I legali dello studio offrono servizio di consulenza per reati societari, tributari e fallimentari, suggerendo strategie di natura fiscale alternative a quelle da sempre seguite dall’azienda, così da evitare, a monte, durante l’operato dell’azienda, ogni possibile accusa di irregolarità.

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