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Difesa legale per italiani arrestati all’estero: cosa fare subito

Essere arrestati fuori dai confini nazionali è una delle situazioni più delicate che una persona possa affrontare. In questi casi, la rapidità e la competenza della difesa legale fanno la differenza, soprattutto in presenza di mandati internazionali o rischi di estradizione.

Arresto all’estero: una situazione complessa e urgente

Quando la libertà dipende dalla conoscenza del diritto internazionale

Essere fermati da una polizia straniera significa confrontarsi con:

  • sistemi giuridici diversi,
  • lingue e procedure sconosciute,
  • trattati di cooperazione tra Stati,
  • diritti fondamentali che possono non essere garantiti.

Chi subisce un arresto all’estero si trova spesso senza assistenza, senza famiglia, e con il rischio di subire violazioni procedurali gravi.

Il ruolo della difesa nei procedimenti penali internazionali

Attivare subito un legale esperto in estradizione e cooperazione giudiziaria

Una difesa efficace deve essere tempestiva e guidata da un team che conosca:

  • il diritto penale internazionale,
  • le convenzioni multilaterali (es. mandato d’arresto europeo),
  • le norme di tutela nei diversi ordinamenti.

Ogni dettaglio è cruciale: la validità formale dell’arresto, i tempi per presentare ricorsi, e la correttezza degli atti notificati.

Cosa prevede una difesa efficace

Gli elementi chiave dell’intervento legale

Una strategia di difesa per un cittadino italiano arrestato all’estero deve includere:

  • verifica immediata della legittimità dell’arresto,
  • opposizione a mandati europei o internazionali (Interpol, Europol, ecc.),
  • attivazione dei canali diplomatici tramite ambasciate e consolati,
  • costante comunicazione con la famiglia dell’arrestato,
  • coordinamento tra legali italiani e avvocati locali nel Paese di detenzione.

Estradizione, carcere e diritti fondamentali

L’arresto non è una condanna: la difesa può fermare l’estradizione

L’estradizione non è automatica. Il nostro ordinamento, come il diritto internazionale, prevede strumenti per bloccarla in casi in cui:

  • non siano garantiti i diritti minimi dell’individuo,
  • il sistema giudiziario richiedente sia inaffidabile,
  • ci siano rischi concreti di trattamenti inumani o degradanti,
  • l’arresto presenti irregolarità formali o violazioni di legge.

In questi casi, una difesa costruita con urgenza e competenza può fare la differenza tra libertà e ingiusta detenzione.