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Estradizione tra Italia e USA: guida completa alla procedura e ai diritti

Il trattato bilaterale del 1983

L’estradizione tra Italia e Stati Uniti è regolata da un trattato bilaterale firmato nel 1983 e ratificato in Italia con la legge n. 225 del 1984. Questo accordo definisce le condizioni e le modalità con cui uno Stato può richiedere la consegna di una persona accusata o condannata per reati gravi.

Come funziona la procedura di estradizione

Richiesta formale

Gli Stati Uniti devono presentare una richiesta ufficiale al Ministero della Giustizia italiano, allegando:

  • Identità dell’individuo
  • Dettagli sul reato
  • Elementi probatori

Doppia incriminazione

Il reato per cui si richiede l’estradizione deve essere considerato tale sia secondo la legge italiana che quella statunitense. Questo principio serve a garantire una coerenza normativa tra le due giurisdizioni.

Valutazione giudiziaria

Una volta ricevuta la richiesta, la Corte d’Appello competente analizza la sua legittimità sotto il profilo:

  • Giuridico
  • Costituzionale
  • Internazionale

Motivi per cui l’estradizione può essere rifiutata

Reati politici

L’Italia può rifiutare l’estradizione se il reato ha una natura politica, come ad esempio atti contro l’ordine costituzionale.

Pena di morte

Se la persona rischia la pena capitale negli Stati Uniti, l’Italia può negare l’estradizione, a meno che non vengano fornite garanzie sufficienti che tale pena non verrà eseguita.

Diritti fondamentali

L’estradizione può essere respinta se:

  • Viola i diritti umani
  • È contraria alla Costituzione italiana
  • Contrasta con i principi di sovranità nazionale

Difendersi da una richiesta di estradizione

Comprendere la procedura di estradizione tra Italia e USA è fondamentale per:

  • Esercitare appieno i propri diritti
  • Ottenere un’assistenza legale qualificata
  • Opporsi a provvedimenti non giustificati o sproporzionati