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Bancarotta fraudolenta: una disciplina sempre più articolata e complessa

La bancarotta fraudolenta è tra i più gravi nell’ambito dei reati fallimentari.

Fin dalla sua fondazione, ILA dispone di un team di avvocati esperti in bancarotta fraudolenta, fronti ad affiancare coloro che si trovano nella situazione complessa e complicata di un fallimento fraudolento.

Nel corso di questo approfondimento legale faremo maggiore chiarezza su questa disciplina che diventa, anno dopo anno, sempre più articolata e complessa.

Reato di bancarotta fraudolenta: quando può dirsi tale

Esso si concretizza quando un imprenditore:

• distoglie, occulta, maschera, elimina o disperde in tutto o in parte i suoi beni così recando per l’effetto pregiudizio ai creditori (in questo caso si parla di bancarotta fraudolenta per distrazione di cui tratteremo meglio sotto);
• sottrae, distrugge o falsifica, in tutto o in parte i suoi beni in modo tale da causare a sé o ad altri un illegittimo profitto;
• mostra passività inesistenti allo scopo di recare pregiudizio ai creditori (in questo caso si parla di bancarotta fraudolenta patrimoniale);
• occulta i libri o le altre scritture contabili o li tiene in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari allo scopo di recare pregiudizio ai creditori (in questo caso si parla di bancarotta fraudolenta documentale di cui tratteremo meglio sotto);
• compie pagamenti o simula titoli di prelazione allo scopo di favorire alcuni creditori rispetto ad altri (in questo caso si parla di bancarotta fraudolenta preferenziale di cui tratteremo meglio sotto).

In generale, questa ipotesi delittuosa integra un reato di tipo fallimentare attribuibile all’imprenditore individuale che sia dichiarato fallito; l’imprenditore, in questo caso, affinché venga mossa tale contestazione, deve porre in essere ( prima o durante la procedura fallimentare) una condotta di diminuzione del proprio patrimonio a svantaggio del patrimonio dei creditori. Il reato di Bancarotta Fraudolenta può essere considerato un tipico reato della crisi d’impresa.

Dai reati “fallimentari” è necessario distinguere i reati tributari i quali prevedono come soggetto agente il mero contribuente. Alla luce di tale distinzione, pertanto, non potrà essere imputato di un reato fallimentare un libero professionista titolare di partita iva che, contrariamente, potrà commettere un reato tributario.

Ebbene, tali ipotesi delittuose rappresentano una categoria di illeciti penali estremamente complessa. Proprio per questa ragione, dunque, si rende indispensabile per gli individui in qualche modo coinvolti o indagati per tale fattispecie di reato rivolgersi ad avvocati davvero esperti, quali sono quelli che fanno capo appunto allo staff di International Lawyers Associates.

Termini della Bancarotta Fraudolenta

Affinché possano dirsi integrati i termini di questo reato è necessario il concorso di alcuni fattori soggettivi ed oggettivi.

Innanzitutto, è necessario che il soggetto sia un imprenditore commerciale, una società o uno dei soggetti che la rappresentano. La bancarotta, invero, è un reato proprio, che come tale presuppone specifiche qualità del soggetto agente. Costui può essere solo l’imprenditore commerciale dichiarato in liquidazione giudiziale, ovvero colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o scambio.

L’elemento psicologico del reato in questione è il dolo. In merito, l’orientamento maggioritario di dottrina e giurisprudenza sembra ritenere rilevante il dolo specifico. La ragione di tale indirizzo si giustifica nel fatto che bisogna operare un collegamento tra l’elemento materiale del reato e quello psicologico e, in questo caso, l’elemento materiale non si sostanzia in una semplice condotta di sottrazione di beni dal patrimonio bensì in una condotta fraudolenta e quindi artificiosa.

Tutto ciò, comunque, non significa che un soggetto esterno non possa concorrere nel reato. Come vedremo meglio nel corso della nostra trattazione, infatti, il concorso dell’extraneus nel reato di bancarotta fraudolenta è anch’esso considerato dalla legge un reato (art. 216 – 217 e 223 della legge fallimentare).

II reato di bancarotta, poi, è uno dei principali reati fallimentari punibile solo nel caso in cui l’imprenditore venga dichiarato fallito. Dal punto di vista oggettivo, pertanto, è la dichiarazione di fallimento a rappresentare un importante elemento costitutivo di tale reato. Nello specifico, l’oggetto materiale è rappresentato dai beni dell’imprenditore soggetto a dichiarazione giudiziale o dal patrimonio dello stesso, inteso come il complesso dei rapporti giuridici economicamente valutabili facenti capo all’imprenditore medesimo.

In merito alla condotta, possiamo distinguere:

la distrazione, che si verifica quando si conferisce al bene una destinazione diversa da quella imposta dalla norma giuridica;
l’occultamento, che consiste nel “nascondere” i beni del patrimonio così da rendere impossibile
l’apprensione da parte degli organi deputati alla procedura della liquidazione giudiziale;
la dissimulazione, in cui i beni non vengono sottratti materialmente ai creditori, ma l’agente ne rende impossibile l’apprensione facendo credere, mediante negozi giuridici simulati, che detti beni appartengano ad altri;
la distruzione, che consiste nella condotta diretta alla disgregazione materiale del bene, con conseguente eliminazione del valore economico dello stesso;
la dissipazione, che consiste nella distruzione “giuridica” della ricchezza, potendosi identificare con lo sperpero ingiustificato attuato mediante atti a titolo gratuito o oneroso.

Orbene, il settore dei reati fallimentari è senza dubbio uno fra quelli in cui il nostro team di Avvocati è maggiormente specializzato. Lo studio legale International Lawyers Associates, invero, per fornire un’adeguata assistenza in questa materia così insidiosa si avvale della collaborazione di consulenti tecnici specializzati e di legali che hanno maturato un’importante esperienza partecipando a grossi processi per il reato di Bancarotta Fraudolenta.

Bancarotta fraudolenta: disciplina e tipologie

La disciplina che regola questo reato è molto complessa e articolata e contempla:

la Legge Fallimentare (Regio Decreto n. 267 del 16.03. 1942), modificata dal D.L. n. 59 del 3.05.2016, convertito e modificato dalla L. n. 119 del 30.06.2016 in vigore dal 3.07.2016;
gli artt. 216 e 217 della legge fallimentare che regolano rispettivamente il reato di bancarotta fraudolenta e di bancarotta semplice;
l’art. 223 della legge fallimentare (da interpretare unitamente agli artt. 216 e 217 che disciplinano il concorso nei reati propri di bancarotta).

In proposito, è opportuno evidenziare come l’attuale disciplina in analisi sarà presumibilmente profondamente riformata con l’entrata in vigore del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza prevista al 1° settembre 2021.

Oltre alla bancarotta semplice, comunque, si configurano le seguenti tipologie del reato de quo:

1# Bancarotta Fraudolenta per Distrazione

Il reato in questione si configura nel momento in cui l’imprenditore (o l’amministratore della società) sottrae, nasconde, distrae o distrugge beni e risorse finanziarie dal proprio patrimonio o da quello collettivo per arricchire se stesso, privando per l’effetto i creditori di qualsiasi forma di garanzia patrimoniale su cui potersi soddisfare (Cassazione Penale, Sez. V, n. 18981 del 6.05.2016).

2# Bancarotta Fraudolenta Preferenziale

In questa ipotesi il soggetto – fisico o giuridico che sia – dichiarato fallito paga solo alcuni dei creditori a danno degli altri. Ne consegue che viene violato il principio della pars condicio creditorum (Cassazione penale, Sez. V, n. 35365 del 23.08.2016).

3# Bancarotta Fraudolenta Documentale

Nel momento in cui un soggetto decide di esercitare un’attività commerciale è tenuto a compilare, tenere e conservare determinati libri contabili. Questi si rende quindi responsabile del reato di bancarotta fraudolenta documentale nel momento in cui vada a distruggere o sottrarre i libri contabili al fine di procurarsi un ingiusto profitto, danneggiando per l’effetto i suoi creditori (Cassazione penale, Sez. V, n. 24059 del 9.06.2016).

In generale, poi, ciò che differenzia il reato di Bancarotta Semplice da quello di Bancarotta Fraudolenta ( nelle sue varie “declinazioni” ) è l’elemento soggettivo; nell’ipotesi di Bancarotta semplice l’agente agisce senza dolo, in modo avventato e imprudente, nella bancarotta fraudolenta, invece, il soggetto opera con un volontà e intento fraudolento, nella consapevolezza di commettere condotte che diminuiranno il patrimonio sociale e dei creditori.

Il Concorso nel Reato di Bancarotta

Al fine di comprendere nello specifico in cosa consista il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta è sufficiente riportare fedelmente quanto dichiarato da una recente pronuncia della Suprema Corte, secondo cui: “è configurabile il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta da parte di persona estranea al fallimento qualora la condotta realizzata in concorso col fallito sia stata efficiente per la produzione dell’evento e il terzo concorrente abbia operato con la consapevolezza e la volontà di aiutare l’imprenditore in dissesto a frustrare gli adempimenti predisposti dalla legge a tutela dei creditori dell’impresa, e ancora il dolo normativamente postulato consiste nella volontarietà della propria condotta di apporto a quella dell’intraneus, con la consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio sociale ai danni della classe creditoria, non essendo invece richiesta la specifica conoscenza dello stato di dissesto della società (Cassazione penale n. 8349 del 01/03/2016).

Per quanto concerne altre tipologie di concorso nel reato in analisi, dottrina e giurisprudenza sono concordi nel ritenere che non vi sia concorso tra il reato in esame e i reati di falso, mentre il concorso è generalmente ammesso con il reato di truffa e di furto.

Oltre a ciò, è bene individuare i precisi termini entro cui può dirsi integrato tale reato. Quest’ultimo, ad esempio, deve essere ritenuto diverso dal ricorso abusivo al credito che costituisce un’altra ipotesi di reato prevista dalla legge fallimentare e che, piuttosto, può dirsi commesso quando un imprenditore perseveri con il ricorrere al credito occultando il proprio fallimento.

In conclusione, dunque, alla luce della breve trattazione svolta, la notevole complessità della materia, nonché il suo elevato tecnicismo, ben permettono di comprendere come in questo caso un’assistenza legale qualificata realizzata da avvocati esperti in bancarotta fraudolenta come quella dello studio legale International Lawyers Associates, sia assolutamente indispensabile!

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