Polizia nella villa sul lago di Andrey Smyshlyaev: è accusato della presunta carenza di una somma modesta, ma Putin potrebbe essere soggetto ad attacchi. Il difensore: «Ha l’odore della persecuzione politica, non dell’estradizione»
Andrey Smyshlyaev ha dichiarato una sola cosa ai poliziotti della squadra di Como Mobile che lo hanno arrestato nel primo pomeriggio: senza conoscere la lingua italiana.
Supponendo che ciò sia vero, non è stato necessario per il traduttore comprendere il motivo della cattura, che è stata pronunciata a livello internazionale dal governo russo.
Da qualche tempo, il magnate di 47 anni, prelevato dalla villa nella parte settentrionale del Lago di Como, manager e uomo d’affari.
E come spesso accade nelle grandi storie russe.
Perfino in Smyshlyaev, che si era trasferito dalla città originale di Ufa a Londra, aprendo un canale privilegiato con l’Italia (l’aereo privato si ferma spesso a Linate), è una storia di Power Struggle.
Da un lato, aggiunge la fonte del Corriere, è il presidente Putin; dall’altro c’è chi non è con lui.
Per leggere i rapporti presentati alla stazione di polizia, la cattura di Smyshlyaev è dovuta alla violazione dell’articolo 196 del codice penale russo e alla presunta carenza di una somma modesta (modesta rispetto al suo impero), che risale al 2015 ed è Si riferisce a obbligazioni non pagate.
Quasi come se stessimo cercando un pretesto. Da allora, il magnate ha aumentato le precauzioni per lui e la sua famiglia.
La famiglia Smyshlyaev ha seguito la stessa strada di altri russi che sono passati dall’anonimato alla ricchezza infinita.
Un esempio ben noto è quello di Roman Abramovich, presidente di Chelsea: l’accumulo di enormi fortune con la privatizzazione dei sistemi produttivi e industriali dell’ex Unione Sovietica.
La cattura di Smyshlyaev, inutile dirlo, innesca conseguenze che influenzeranno il già delicato rapporto tra Italia e Russia, in cui gran parte del governo Lega-Cinque Stelle ha investito molto, ma non può dimenticare i problemi in Russia di non rispettare i diritti umani con i prigionieri (e questo è solo un esempio).
L’avvocato del magnate, Alexandro Maria Tirelli, vuole parlare come difensore, senza entrare nell’analisi geopolitica.
Dal punto di vista della giurisprudenza, afferma: “Richiedere un mandato internazionale contro un miliardario per una” distrazione “di 40 mila euro, è come far arrestare l’Interpol come autore italiano in vacanza all’estero”.
Pertanto, non è obbligatorio per l’estradizione, che “ha l’odore della persecuzione politica”. Il ministro della giustizia Bonafede deciderà sul caso. Quale sarà il futuro di Smyshlyaev? Finora ha viaggiato per il mondo. Ma sempre evitando la sua Russia.
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