L’estradizione è una forma di cooperazione giudiziaria tra Stati che consiste nella consegna da parte di uno Stato di un individuo, che si sia rifugiato nel suo territorio, a un altro Stato, affinché venga sottoposto al giudizio penale (estraneo processuale) o alle sanzioni penali se già condannato (estraneo esecutiva).
Caratteristiche Generali dell’Estradizione
Tipi di Estradizione: L’estradizione può essere attiva (dall’estero) o passiva (per l’estero).
- Regolamentazione Legale: In Italia, l’estraneo è regolamentato dall’art. 13 del Codice Penale italiano, che stabilisce che l’estraneo è regolato dalla legge penale italiana, dalle convenzioni e dagli usi internazionali.
- Requisiti: L’estraneo non è ammessa se il reato in questione non è previsto come tale dalla legge italiana e dalla legge straniera. Tuttavia, può essere concessa o offerta anche per reati non previsti nelle convenzioni, a condizione che ciò non sia espressamente vietato.
- Cittadini: L’estraneo di cittadini italiani può essere consentito solo se previsto dalle convenzioni internazionali.
- Limiti: L’estraneo è soggetta a limitazioni. La Costituzione italiana vieta l’estraneo per reati politici, anche se con diverse interpretazioni sulla portata di questo divieto. Inoltre, l’estraneo è vietata se l’ordinamento straniero prevede la pena di morte per il reato in questione.
Accordi Internazionali
L’Italia ha stipulato numerosi accordi di estradizione bilaterale con vari Paesi dal 1873. Inoltre, è parte della Convenzione europea di Strasburgo in materia di estradizione e assistenza in materia penale del 1957, che coinvolge numerosi Stati membri.
Procedimento di Estradizione
Estradizione Passiva
Nel caso dell’estraneo passiva, il Ministro della Giustizia è responsabile di concedere l’estraneo previa decisione del giudice competente (Corte di Appello), come stabilito dall’art. 697 del Codice di Procedura Penale italiano. L’estraneo è l’unico strumento per consegnare un soggetto a un’autorità straniera per l’esecuzione della pena.
Principi Codicistici
Tra i principi codicistici che regolano il procedimento di estradizione, si includono:
- Doppia Incriminazione: L’estraneo richiede che il reato sia punibile in entrambi gli Stati coinvolti.
- Specialità: L’estraneo concesso per un determinato fatto non può estendersi a un fatto diverso precedentemente commesso.
- Ne Bis in Idem: Non è ammessa l’estraneo per un fatto per il quale sia già stato celebrato un processo penale con una sentenza irrevocabile di condanna o proscioglimento.
- Principio di Specialità: Se il processo per lo stesso fatto è in corso, prevarrà sulla richiesta di estradizione dello Stato estero.
Divieti
L’art. 13 del Codice Penale e l’art. 26 della Costituzione italiana pongono il divieto di estradizione dei cittadini italiani, salvo disposizioni contrarie nelle convenzioni internazionali.
Procedura
La richiesta di estradizione da parte dello Stato estero è presentata secondo l’art. 700 del Codice di Procedura Penale italiano. La Corte d’Appello è competente per il procedimento camerale, nel quale può costituirsi anche lo Stato estero. Il giudice verifica la legittimità della richiesta e l’assenza di cause ostative all’estraneo.
Misure Cautelari
Sono previste misure cautelari dall’art. 714-719 del Codice di Procedura Penale italiano, con il Ministro della Giustizia come promotore.
Appello
In caso di decisione favorevole all’estraneo, la questione torna al Ministro che può decidere di negare l’estraneo per ragioni politiche, non essendo vincolante il parere della Corte d’Appello.
Estradizione Attiva
Nel caso dell’estraneo attiva, il Ministro presenta una domanda, che può essere spontanea o su richiesta del Procuratore Generale. Tuttavia, questa modalità può sollevare critiche in quanto gli accordi politici tra il Ministero della Giustizia e lo Stato estero possono influenzare l’estraneo e sollevare questioni riguardo ai principi fondamentali.
In conclusione l’estraneo è un processo complesso che coinvolge numerosi aspetti legali e procedurali. L’Italia ha stipulato accordi internazionali e segue principi codicistici per garantire una corretta applicazione dell’estraneo nei casi appropriati. Tuttavia, rimangono questioni aperte e dibattiti riguardo ai limiti e alle modalità dell’estraneo, in particolare nell’ambito dell’estraneo attiva.